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004 Archiviare Documentazione
La documentazione generata a valle dell'evento verrà archiviata nell'account di Terremotocentro su Archive.org.
La collezione archive dei documenti è a questo link https://archive.org/details/terremotocentroitalia
La collezione ha rispetto ad un account una serie di vantaggi come ad esempio la possibilità di gestire tutto con multiutenza e editing di alcuni metadati.
Se vuoi diventare contributore della collezione devi iscriverti ad archive e comunicare a noi l' indirizzo mail del tuo account (puoi farlo aprendo un issue su Github).
Ogni documento che si inserisce su archive va specificato che è parte della collezione terremotocentroitalia nel relativo campo "collection" dei metadati del documento.
In data 20 ottobre 2016 in https://archive.org/details/@terremotocentroita e nella collezione relativa, in relazione all'albo pretorio di Amatrice, sono stati caricati tutti gli atti validi dell'Albo pretorio provvisorio, post sisma, mentre sono stati visionati oltre 1000 atti da Albo pretorio storico dal gennaio 2012 ad agosto 2015, estraendo ed inserendo oltre 100 documenti attinenti a Opere pubbliche (non sono censiti gli interventi stradali, anche se risulteranno dai Piani Triennali Opere Pubbliche), a protezione civile e a programmazione generale, esiste un file repertorio (0000AAAA_YYYY-DD-MM_hh-mm_NOMEFILE.ext grazie) con tutti i pagamenti effettuati dalla Regione Lazio in materia di Opere pubbiche verso il Comune di Amatrice, tratte da Lazio Open Spesa, è da censire l'albo pretorio della Provincia di Rieti, sono presenti anche gli atti del Comune di Accumoli (pre e post terremoto), e si è iniziato ad archiviare anche gli atti post terremoto del Comune di Montegallo e di Arquata del Tronto, chiunque può provare a prendersi carico degli albi pretori dei 62 Comuni colpiti dal sisma e interessati alla ricostruzione, per inserirne i dati in ARCHIVE, ti supporteremo!
In Giappone l’arte millenaria del Kintsugi consiste nel trasformare un oggetto “rotto” in qualcosa di nuovo e prezioso. Piuttosto che minimizzare la “ferita” dell’oggetto, e le sue linee di frattura, cercando di renderle invisibili, l’arte del Kintsugi rende tali fratture evidenti e preziose.
Il terremoto ha reso visibili fragilità nascoste, non solo in termini di costruzioni private ed edifici pubblici, incapaci di resistere all’onda d’urto sotterranea, ma soprattutto abbiamo visto le fragilità di amministrazioni che a vari livelli, vivono un’alienazione profonda rispetto ai risultati del loro agire, delle loro responsabilità, dove il significato delle parole, adeguamento sismico e miglioramento sismico, sembrano perdere specificità.
Quali strumenti può avere un cittadino, affinché quanto accaduto non accade ad altri e non accada più?
Provare ad impicciarsi di tutto ciò che sembra parlare un linguaggio diverso dal comune, fatto da specialisti, tecnici, burocrati.
Il primo livello di ri-costruzione potrebbe essere proprio nella relazione che la cittadinanza dovrà costantemente avere con amministratori, tecnici, specialisti, con la volontà di affermare che la qualità del costruire, la sicurezza è un bene comune, ci riguarda, riguarda tutti, nessuno escluso.
Un buon metodo per allenarsi alla trasparenza, che facilita le relazioni, è tenere in scacco le amministrazioni pubbliche, con la pratica del monitoraggio civico, ad esempio degli albi pretori Comunali; una volta questi albi erano cartacei ed affissi nella sede comunale, ora sono online, visibili sul sito web del proprio Comune.
Negli Albi Pretori, vi sono tutti gli atti di evidenza pubblica delle amministrazioni, Delibere di Consiglio Comunale, Delibere di Giunta, Determinazioni, Avvisi pubblici, Bandi, Gare, etc., l’obbligo di permanenza delle pubblicazione ha dei limiti temporali fino a 30 giorni, dopo di che gli atti vengono archiviati, con un obbligo di conservazione di cinque anni.
Alcune amministrazioni permettono l’accesso agli archivi storici, che rimangono online, ma solitamente un po’ meno visibili, altre obnubilano l’accessibilità online degli albi storici, costringendo i cittadini ad esercitare il diritto di accesso a domanda puntuale.
Inoltre nei siti web di tutte le Amministrazioni Pubbliche, ma anche delle Società Partecipate, vi è una sezione Amministrazione Trasparente, dove vige il principio della trasparenza, come “accessibilità totale” alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle amministrazioni secondo il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, e costituisce “livello essenziale” delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale (ai sensi dell’art. 117, comma 2, lett.m, Costituzione).
Obiettivo della norma è quello di favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
In particolare, la pubblicazione dei dati in possesso delle pubbliche amministrazioni intende incentivare la partecipazione dei cittadini per i seguenti scopi:
assicurare la conoscenza dei servizi resi, le caratteristiche quantitative e qualitative, nonché le modalità di erogazione; prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità; sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento. Chiunque può esercitare il diritto a conoscere, usare e riutilizzare in modo gratuito i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria (art. 7).
ma allora vediamo in concreto come approcciarci ad un Albo pretorio online:
testo e video di Giuseppe Ragusa, Open data Sicilia
https://www.youtube.com/watch?v=XNk8dlfzQHQ
Il file, che segue, è l’elenco dei 62 Comuni più le quattro Province interessate dal sisma del 24 agosto, che potrebbero essere monitorate sia come Comuni e Province, ma anche l’ente Regione, in cui si possono inserire i nominativi di chi si offra attivista monitore civico dell’albo pretorio:
Perché ci interessa monitorare gli Albi Pretori, in occasione del sisma, e farlo da cittadini?
Negli Albi Pretori passeranno tutti gli atti riguardanti la ricostruzione del proprio territorio, finanziamenti e progettualità, una conoscenza puntuale da parte dei cittadini del luogo, cittadini che si fanno monitori e diffondono le informazioni, induce le amministrazioni a comportamenti tendenzialmente virtuosi, ma soprattutto ad operare preventivamente le scelte con i cittadini, a far sì che l’amministrazione sia un’amministrazione in ascolto, perché i propri cittadini hanno voglia e sono in grado di far sentire la loro voce.
#terremotocentroitalia http://terremotocentroitalia.info , vuole raccogliere informazioni con l’aiuto di tutti in un archivio open source, (una tecnologia aperta a tutti i contributi e fruibile da tutti in modalità gratuita), qui sotto potete approfondire la descrizione che ne dà Matteo Tempestini che insieme a Matteo Fortini hanno dato vita, a tutto ciò di cui sto parlando, all’indomani del terremoto del 24 agosto:
http://iltempe.github.io/blog/2016/08/11/l-archivio-un-unica-grande-bibloteca-per-tutti.html
questo invece è il link all’archivio di #terremotocentroitalia, per ora con oltre 300 documenti (recuperati per lo più in albi pretori comunali, ma non solo):
https://archive.org/details/terremotocentroitalia&tab=collection
dicevo, #terremotocentroitalia vuole raccogliere tutta la documentazione pubblica riguardante il sisma e i luoghi del sisma, non solo quella attuale e futura, ma anche rintracciare tutti gli atti pregressi riguardanti finanziamenti di opere pubbliche che hanno subito crolli, come ad esempio la scuola di Amatrice,
https://archive.org/details/DELIBERAGIUNTAN142 , INAUGURAZIONE SCUOLA ROMOLO CAPRANICA;
questo archivio ci permette non solo di collezionare documenti:
https://archive.org/details/7402016, ORDINANZA N. 1 POST SISMA AMATRICE 24/08/2016;
ma anche registrazioni audio:
https://archive.org/details/terremotocentroitaliainfo_201610 #Terremotocentroitalia partecipa a Internet Festival – Pisa,
e video:
https://archive.org/details/GiorgiaBrugnerotto10209412370900645 Incontro CESV, Protezione Civile, Associazioni – Rieti
che testimoniano il percorso della ricostruzione.
#Terremotocentroitalia, è in grado con ARCHIVE di poter tracciare una mappatura più ampia e tessere una trama di memorie più fitta, soprattutto grazie al contributo dei cittadini dei Comuni colpiti dal sisma.
E’ interessante come il Comune di Amatrice dopo un mese dal terremoto ha individuato l’elenco delle opere pubbliche necessarie per una ricostruzione:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/12HK_aH5m7As8FBG30aPPvQ1uiYhP7zrGBsgI4XO1T6s/edit?usp=sharing
con lo slogan Adotta un’opera, http://www.comune.amatrice.rieti.it/adotta-unopera/ ha avviato una raccolta fondi contrassegnata da un proprio obbligo di informazione e trasparenza nei confronti di ogni singolo donatore.
Se, in ogni Comune si riuscisse a definire puntualmente la ricostruzione con i cittadini, in un‘ottica di amministrazione condivisa, la pratica di adozione di ogni singola opera in realtà potrebbe avere molteplici aspetti di cura:
– dal punto di vista di chi sta raccogliendo documentazione ai fini della trasparenza, diventa più semplice, ricostruirne una storia in atti amministrativi relativamente recenti (ultimi 5 anni se ci sono), ma anche incrementare con i residenti azioni di monitoraggio permanente sul presente, e sul futuro possibile, coinvolgendosi in processi partecipati veri e non da sondaggio o da fruizione passiva;
– ogni opera potrebbe già apparire indicata su una mappa georeferenziata a cui agganciare tutta una serie di informazioni, non solo amministrative, ma storiche, antropologiche, culturali, quelle informazioni che si tramandano anche nell’oralità dei residenti (ipotesi come Mappi-na), in termini di recupero di memoria dei luoghi, che potrebbe vedere protagonisti i Comitati locali, Pro Loco, Associazioni, con un lavoro di riscoperta o svelamento di microstorie, capaci di consentire una sorta di “walkabout” a 360° su ogni opera da ricostruire, ma anche di solidificare le radici di chi rimane, cosicché attorno alle opere si ricostruisca una comunità di saperi e di buona amministrazione.